Ultima modifica 6 Febbraio 2013
Già la parola ti fa venire i brividi: infibulazione!
Deriva dal latino fibula che significa spilla ed è la mutilazione dei genitali femminili, pratica è adottata e praticata soprattutto in molte società in Africa, nella penisola araba e nel sud-est asiatico.
A cosa serve, vi chiederete? Ha lo scopo di conservare e di indicare la verginità al futuro sposo e di impedire alla donna di provare piacere durante l’amplesso con il coniuge. E ho detto tutto…
Il 20 Dicembre 2012 L’Assemblea Generale dell’Onu ha finalmente adottato la Risoluzione di MESSA AL BANDO UNIVERSALE DELLE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI (MGF), depositata dal Gruppo dei Paesi Africani e in seguito sponsorizzata dai due terzi degli Stati membri delle Nazioni Unite.
Questa risoluzione è stata presentata ufficialmente all’Assemblea dell’Onu su impulso dell’Italia e dell’Egitto.
L’Italia si è fatta promotrice della proposta , perchè secondo l’ISTAT in Italia ogni anno almeno 35 mila bambine figlie di immigrati clandestini e non, sarebbero vittima di simili pratiche.
Si pensa che l’obiettivo potrebbe venire raggiunto entro il 2015.
Ce lo auguriamo: senza se e senza ma…
Speriamo davvero è una barbarie assurda nei confronti della bimba, nel confronti della donna in generale.