Ultima modifica 10 Ottobre 2019
Oggi per noi le vacanze sono già finite: è stato il primo giorno di scuola per i miei bimbi! Le scuole internazionali iniziano davvero presto e stamattina la consueta fila di pullman ha portato a destinazione, nelle diverse scuole di Suzhou, decine e decine di bimbi e ragazzi. Per mia figlia maggiore comincia l’avventura delle elementari ed eravamo tutti molto emozionati!
Come ho scritto qualche mese fa in un precedente articolo, la scelta della scuola è stato un processo lungo che ci ha impegnato molto. Le alternative erano iscriverli ad una scuola internazionale (di stampo americano o inglese), oppure scegliere una scuola bilingue (di stampo più cinese) che insegnasse loro anche a scrivere e leggere in caratteri cinesi (cosa che nelle altre scuole viene fatta molto meno approfonditamente).
Alla fine abbiamo scelto una scuola internazionale che offre il programma dell’International Baccalaureate, organizzazione a livello mondiale che ha come sua missione l’educazione dei ragazzi. Ma cosa sarebbe questo IB e perché è considerato così importante?Il proposito di questo programma di studi è quello di insegnare ai ragazzi a pensare con la propria testa, a fare domande ed esplorare concetti, a mostrare empatia e diventare buoni comunicatori, a prendersi dei rischi nell’affrontare situazioni nuove, a non avere paura di fare esperienze.
Il suo scopo principale è quello di far crescere delle persone, più che degli studenti. Tutto questo si attua con un piano di studi completamente diverso da quello al quale siamo abituati noi in Italia: scordiamoci le materie insegnate una per una, le provette, il mandare a memoria informazioni! L’IB raggiunge i suoi scopi educativi tramite sei temi interdisciplinari (lingua, matematica, educazione fisica, scienza, arte, studi sociali) che si intersecano e si legano uno con l’altro: ad esempio ai ragazzi potrebbe venir chiesto di portare a termine un progetto nel quale affrontino sia temi di matematica, che di scienze, che di geografia, interconnessi tra loro.
Ho sentito spesso le mamme italiane di Suzhou lamentarsi del fatto che nelle scuole internazionali si faccia “troppo poco” ed in effetti questa è stata anche la prima impressione che ne ho ricavato io: mi sono chiesta se venti minuti di compiti al giorno (e la scuola raccomanda che non siano di più, altrimenti significa che il bambino non ha compreso bene cosa doveva fare), nessun concetto da imparare a memoria, niente storia di Assiri e Babilonesi e, soprattutto, niente libri scolastici, potessero davvero assicurare una buona educazione ai ragazzi.
Ricordo i miei pomeriggi di bambina di sette-otto anni, trascorsi a cercare – con estrema noia – di mandare a memoria nomi di fiumi e capoluoghi di provincia. Immancabilmente dopo una decina di minuti lasciavo perdere tutto, per poi ritrovarmi il giorno dopo a fare una figuraccia in classe. Devo confessare che ho odiato le scuole elementari! Per fortuna mi sono rifatta alle medie, dove ho avuto la fortuna di incontrare professori aperti e stimolanti che ci facevano fare un sacco di cose pratiche.
Ecco, la scuola internazionale che applica il programma IB è tutt’altro rispetto a questo: punta sul ragionamento, sull’esperienza, sull’applicare le materie alle situazioni di vita quotidiana e far pensare i ragazzi con la loro testa, invece di dar loro una soluzione prestabilita. E, invece di riempire la testa di informazioni (alcune delle quali del tutto inutili, diciamocelo: a quanti di voi è servita la storia degli Assiri-Babilonesi?) cerca di instillare in loro un’attitudine: quella di essere persone capaci di imparare tutta la vita. In un mondo come quello di oggi, dove quello che si impara adesso a scuola tra pochi anni sarà obsoleto, forse è davvero più importante insegnare loro l’entusiasmo per la conoscenza e la voglia di mettersi sempre in discussione.
Ecco quindi perché, alla fine, abbiamo rinunciato (un po’ a malincuore) alla possibilità di imparare i caratteri cinesi, per provare invece a dare loro un attitudine mentale che li sostenga in questo processo di continua crescita.
Very interesting article Antonella ! And so true ! These are also the reasons why our daughter is in an international school. Year 13 this year : THE year to take this famous IB !! She has learned so much and above all has fulfilled herself so much !!!
Ciao Antonella,
Ho letto con piacere il tuo articolo e vorrei farti una domanda. Ci trasferiremo anche noi a Suzhou con due figli di 9 e 11 anni. Ci stiamo informando sulle varie scuole e mi piacerebbe sapere se sei ancora contenta della tua scelta e se ci sono forum di discussione aggiornati perché trovo solo commenti piuttosto vecchi. Inoltre, ci sono scuole davvero da evitare?
Grazie mille
Rossella
Ciao Rossella,
sì, siamo ancora contenti della scelta fatta, sebbene la scuola di stampo americano/inglese abbia differenze enormi con quella italiana che a volte, per noi italiani, sono difficili da comprendere. Non ho frequentato molto i forum perché, come dici tu, sono piuttosto datati. Scrivimi pure se ti servono ulteriori informazioni, trovi la mia mail nel mio blog cucinanto.com, oppure alla pagina Facebook blogcucinanto.
Antonella
Grazie mille Antonella!