Ultima modifica 10 Ottobre 2019

La Cina è un enorme cantiere. O, per lo meno, Suzhou lo è. Io abito al ventiseiesimo piano e la vista dalle finestre è spettacolare: da un lato il lago, dall’altro la zona nord della città. E, a perdita d’occhio, si stagliano agglomerati di grattacieli, palazzi in costruzione, gru gialle in continuo movimento. Dal centro alla periferia, in ogni chilometro quadrato ci saranno almeno un paio di cantieri. Soprattutto nei suburbi, le case sorgono come funghi. Tanto che spesso io e mio marito, osservandoli, ci chiediamo se davvero esista tutta la gente per riempirli.cinaincostruzioneIn realtà, molti di questi appartamenti e uffici restano sfitti per lungo periodo: la sera le luci accese nelle finestre dei palazzoni sono davvero poche. Questo anche perché quella dell’edilizia, nella Cina di oggi, è un’enorme bolla: i prezzi sono gonfiati e un appartamento di seconda mano arriva a costare anche 20.000 yuan al metro quadro. Bisogna purtroppo anche dire che la qualità generale delle costruzioni è molto scarsa: un edificio di dieci anni qui sembra già vecchio decrepito e un appartamento della stessa età inizia a sgretolarsi e necessita di una bella rimessa a posto. Ma si continua a costruire: shopping mall, centri commerciali, agglomerati abitativi.
Ma come sono, in media, gli appartamenti che si possono trovare in Cina?
Qui a Suzhou il quartiere più popolato dagli stranieri è il SIP e l’edificio più comune in questa zona è il grattacielo, anzi, agglomerati di grattacieli: quelli che noi chiamiamo compound. Gli appartamenti solitamente sono spaziosi e grandi: due, tre o quattro stanze, salone, cucina, bagni, il balcone. Anche qui, i prezzi degli affitti dipendono dal budget: per le case più piccoline situate in compound un po’ più vecchi o meno esclusivi si può pagare dai 4000 agli 8000 yuan (al cambio di oggi, dai 600 ai 1.100 euro), per le più grandi, nei grattacieli più nuovi, anche 30.000 yuan al mese (4.500 euro!).
In Cina l’apparenza la fa da padrone: nell’ingresso grandi lampadari a goccia, divano in pelle in un angolo, marmi e specchi. Poi magari le mattonelle cadono e il soffitto si scrosta, ma non importa. Mi sono fatta l’idea che ai cinesi il concetto di apparenza e lusso piaccia molto!
Una cosa che apprezzo sempre sono i giardini: nonostante tutto il cemento che ci sovrasta, c’è tanto verde ai piedi dei palazzoni e i parchi condominiali sono di solito ben tenuti, ricchi di alberi e piante fiorite. Nei compound non manca mai nemmeno il parco giochi per i bimbi e spesso c’è anche una piscina.
Insomma, un modo di vivere molto diverso da quello dell’Italia, dove gli edifici sono di pochi piani e il target delle famiglie è possedere una villetta col giardino. Ammetto che spesso la mia casa italiana, costruita con tanta fatica e passione, mi manca: l’atmosfera di un luogo che racchiude i tuoi gusti e la tua storia non ha paragone con una casa in affitto. Ma poi mi dico che la “casa”, quella vera, è dove puoi vivere coi tuoi affetti più cari; compro un mazzo di fiori dalla signora col carretto all’angolo, mi illudo che siano del mio giardino e faccio finta di non vedere che, dopo la terza rimessa a posto, il soffitto della cucina si sta scrostando di nuovo!

Antonella Moretti

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