Ultima modifica 23 Giugno 2021
Per noi che abitiamo al mare la vacanza è la montagna, specie per i bimbi.
Non la montagna delle rocce, ma quella delle distese di prati, delle mucche al pascolo, dei sentieri che salgono piano, piano, con pendenze leggere tra boschi di larici ed abeti.
Una montagna adatta per raccogliere fiori e piccoli frutti di bosco.
Per giochi allegri e risate, per merende nell’erba, magari vicino ad un ruscello o a un quieto laghetto dalle acque cangianti. E riposo, riposo, riposo.
Riposo della mente soprattutto, con tranquille e lunghe passeggiate respirando l’aria pura.
E’ meglio disertare le località alla moda dove si incontrano sempre le stesse persone e dove i centri, sovraffollati, sono la copia esatta di quelli delle città.
O, se proprio non se ne può fare a meno, scegliere un rifugio un po’ defilato dove trascorrere ore in piena libertà.
E i bimbi?
Il loro riposo è il gioco che è allo stesso tempo il loro lavoro.
Il loro modo di crescere e di imparare.
Quante scoperte si possono fare durante le passeggiate!
Non solo mucche, pecore e capre che si possono avvicinare e, in qualche caso, addirittura mungere!
Ho un ricordo di un delizioso, piccolo nucleo di case nella valle dei Mocheni dove la sera le mucche, che tornavano nelle stalle dai pascoli alti, invadevano strade e sentieri e di prima mattina la mia bimba di 8 anni correva veloce a ‘mungere’ il latte di una vacca docile e consenziente, sotto lo sguardo vigile del pastore per poi tornare felice con la sua brocca colma di latte tiepido da bere, mescolato con acqua di fonte, mangiando un panino croccante o un dolce appena sfornato, cotti in un forno a legna proprio sotto casa.
Forno che ci inondava di profumi meravigliosi che stuzzicavano, se ce ne fosse stato bisogno, l’appetito.
E poi i giochi all’aria aperta organizzati con il parroco del paese che coinvolgevano tutti, grandi e piccoli. Vere e proprie competizioni a cui si partecipava in allegria, con tanto di premi (coppe e medaglie) distribuiti agli entusiasti vincitori.
E cosa c’è di più bello, dopo una lunga camminata, di raggiungere una baita e gustare una panna appena montata o una di quello magnifiche polente che, dopo una lunga cottura nei paioli di rame appesi al gancio dei camini, vengono rovesciate sull’apposito tagliere e condite con saporiti formaggi d’alpeggio o da stufati di selvaggina!
E, saziati e obesi, con i bimbi che fraternizzano e si scatenano in semplici giochi, sedersi intorno ad un falò raccontando storie antiche o intonando canti di montagna?
C’è proprio un’aria di vacanza!!!