Ultima modifica 4 Maggio 2018
Oramai si programma tutto. Ma se qualcuno mi avesse detto che per diventare mamma dovevo organizzarmi un agenda, non so se gli avrei creduto. Invece mi ritrovo con l’agenda in mano a segnare con una x i giorni si e i giorni no, i minuti di ritardo del ciclo ( io che sono sempre così puntuale ). Ma il tempo passa, e noi siamo sempre in due. Il medico non capisce. Ah se non capisce lui … Le analisi le abbiamo fatte tutte, più volte, ma i risultati sono sempre uguali.
Quindi si va avanti, sperando che prima o poi il test sia positivo. Intanto la fatica più grande è quella di spiegare al mio compagno che ad un determinato orario “deve’’ organizzarsi. Insomma sesso su appuntamento.
A volte la cosa è così triste e perde il vero motivo per cui due persone si uniscono e fanno l’amore. Si perché per noi oramai è diventato un momento di lavoro, organizzato fino ai minimi particolari. Facciamo tutto meticolosamente, poi alla fine ci guardiamo in faccia a volte presi dallo sconforto e ci viene da sorridere… Ma dove siamo arrivati !!!
Le mie amiche mi chiedono in continuazione : ma sei incinta ? E io: no non ancora. Accidenti, ma sai che esistono tanti modi per fare un bambino? Ah si? Davvero ? Perché non mi fate uno schema, così prendo spunto?
Ma porcaccia di quella miseria, sono tre anni esatti che tento di fare un figlio, che organizzo la mia vita in base ad ovulazioni, temperatura e tutto il resto e voi mi venite a dire che ci sono molti modi per fare un bambino? Voi che appena sfiorate siete rimaste incinte di una coppia di gemelli?
Io proprio non capisco perché una persona si arroga il diritto di darti consigli su cosa fare solo per sentirsi bene con se stessa. Non possiamo rimanere amiche comunque parlando di fiori, di cibo o magari anche di gossip ? No, il tema più interessante è il mio desiderio di diventare mamma, e diventa sempre argomento di incontri e telefonate. Hai fatto quello, hai provato quell’ altro, sei stata da uno specialista, hai fatto le analisi?
In fondo sono una persona diversamente fertile, ma con un cervello che funziona !!! E dato che la voglia di fare un figlio ce l’ho, eccome, mi sono informata su tutti i metodi possibili ed immaginabili per poter raggiungere l’ obiettivo.
Solo che avere un figlio non è esattamente come andare a comprare un cesto di frutta! Oramai ho rinunciato a spiegarlo alle mie amiche e mi ritrovo a dover io scusarmi con loro perché non ho notizie positive da dare. Cose da matti!
Comunque ora, per far contente le mie amiche, che stanno esaurendo gli argomenti, ho deciso di provare la mia seconda fivet.. Si ricomincia da capo: pastiglie, punture in pancia, stress, le visite dal professore. L’unica cosa che mi dà fastidio sono le punture che io odio profondamente.. Poi farmele da sola in pancia, è davvero una sofferenza. Ma ce la faccio. Certo che ce la faccio. Altrimenti ne proviamo un’ altra.. E… insomma ci diamo da fare, sia mai che prima o poi arrivi una fumata bianca!!!
Antonella
Ho vissuto esattamente la tua stessa esperienza… agenda, programmazione, documentarsi su ogni singolo metodo possibile ed immaginabile… una suocera rompi-rompi che ne sapeva sempre più di noi.. ma sai che alla tv hanno detto che… perchè non vai da quel tal professorone… e giù punture… esami… ormoni… pozioni ricostituenti… Due fivet che ci han tenuto col fiato sospeso… niente! L’unico risultato tangibile è stato incrinare la nostra intimità fisica, spogliata di ogni poesia e dolcezza. E chi ha più voglia di cercare quella roba lì se è un lavoro carico di stress, aspettative e delusioni?
Poi un giorno abbiamo capito! noi diversamente fertili abbiamo un’opportunità che difficilmente le altre coppie si avventurano a percorrere, almeno per il primo figlio: l’adozione! Con gioia e rinnovato entusiasmo ci siamo presi per mano e imbarcati. Così ora eccoci qua con il nostro meraviglioso tesoro di cioccolato che ci fa commuovere al solo guardarla… Non credo che potremmo essere più felici del nostro essere diversamente fertili!