Ultima modifica 6 Luglio 2015
Tierra de lluvia que gota a gota riega el cuerpo e inunda el alma…
Qualche settimana fa bevevo un vino di questa terra, e l’etichetta riportava questa frase. Niente di più vero! La Galizia, regione a nord-ovest della Spagna, affacciata sull’Atlantico, è una terra molto piovosa ma le sue piogge goccia a goccia “irrigano” il corpo e “affogano” l’anima. Chi visita la Galizia se ne innamora; la gente, i paesaggi, la storia e la cultura enogastronomica te li porti per sempre fra i ricordi delle vacanze più belle mai fatte.
Alla Galizia normalmente si associa Santiago de Compostela, famosa per i Pellegrinaggi e, chi segue il calcio forse conosce o ha sentito parlare della città de La Coruña ma questa regione è molto di più. La Galizia è la parte religiosa di San Jacopo appunto, ma anche la storia di El Ferrol, città di Francisco Franco el Caudillo, e la misticità dei suoi luoghi legati alla storia celtica e alle leggende sulle streghe; è il luogo dove anticamente i greci pensavano finisse il mondo, la terra dove Omero sosteneva il sole finisse la sua rotazione per sorgere il giorno successivo a est.
E’ una regione atipica rispetto al resto della Spagna, non ancora assalita dal turismo di massa. Cose da fare e da vedere ce ne sono tantissime, ma oggi vorrei richiamare la vostra attenzione su un piccolo angolo di paradiso che quasi nessuno conosce: le isole Cíes.
L’arcipelago delle Isole Cíes si trova nel cuore della Rías Baixas in provincia di Pontevedra e fa parte dal 2002 del Parco Nazionale delle Isole Atlantiche.
Si può raggiungere imbarcandosi da Vigo, Cangas o Baiona. Per esperienza vi dico che arrivare al porto di Vigo è abbastanza complicato trattandosi di una grande città, anche se al lato dell’imbarco c’è un comodissimo garage dove lasciare l’auto. Vi consiglio invece di partire dalla piccola località di Cangas o da Baiona. Quest’ultima località è famosa per la replica della Caravella La Pinta ormeggiata di fronte al porto turistico e oggi trasformata in piccolo museo di Colombo, visitabile al costo di un euro.
I biglietti per le isole hanno un costo di circa €18,00 per gli adulti e €6,00 per i bambini dai tre ai dodici anni, mentre non pagano i bambini fino ai tre anni non compiuti e si possono acquistare qui .
Soggiornare alle Isole è possibile soltanto nell’unico campeggio che esiste, dato che il resto è stato volutamente lasciato allo stato più brado possibile. Il campeggio ha una capienza di circa 800 posti e noleggia le tende.
Per quanto riguarda il mangiare invece, ci sono il ristorante del campeggio e un altro piccolo bar ristorante allo sbarco.
Sull’isola si possono ammirare flora e fauna caratteristiche del luogo, spiagge e dune e fare anche dei percorsi di trekking dai quarantacinque minuti fino a un’ora e mezzo di percorrenza.
Per noi dal sangue mediterraneo, abituarsi alle temperature delle acque atlantiche non è facile, ma vi assicuro che approdati in queste isole dal mare cristallino che non hanno niente da invidiare a molti paradisi tropicali, vi armerete di coraggio e vi tufferete senza pentirvene. E mi raccomando! Al rientro la sera, portate via i vostri rifiuti, dato che sull’isola non esiste possibilità di smaltirli!
Monica Meozzi