Ultima modifica 16 Giugno 2023
Passata la sbornia “libresca”, e anche un po’ la stanchezza, ecco il resoconto di un fantastico martedì alla Bologna Children’s Book Fair, ricco di incontri ed imprevisti. L’accoglienza fa presagire molto bene.
Una giornata alla Fiera del Libro di Bologna
La mostra “Artists and masterpieces of Illustration” mi regala immediatamente chicche preziose, illustrazioni dai grandi albi illustrati che amo di più.
The Circus in the Mist (versione inglese de Nella Nebbia di Milano del grande Bruno Munari), The very hungry Caterpillar, e l’imperdibile Wave di Suzy Lee, per citarne pochi.
L’impressione è stata come immergersi ad occhi parti in una baia piena di pesciolini colorati e non saper da dove partire a guardare tanta la bellezza che ti circonda!
Mappa alla mano, decido di concentrarmi sugli stand delle case editrici di editori che conosco poco, o per nulla: Estonia, Croazia, Olanda, i Paesi Nordici, Slovenia, Lettonia, Danimarca, Irlanda, e la mia borsa capiente si riempie di cataloghi, segnalibro, biglietti da visita. Già immagino quante idee e risorse per le prossime letture in lingua verranno fuori da questo bottino prezioso!
Ho un appuntamento: ore 11.30, Translators Cafè: Tradurre per bambini e per ragazzi, presto detto…
Non è come tradurre per adulti, presiede l’autore e traduttore tedesco Andreas Steinhöfel. Cerco un posticino appollaiata ad una colonna e mi concentro ad ascoltarlo rispolverando il mio tedesco un po’ arrugginito, quand’ecco che i miei occhi (sempre troppo curiosi) si voltano e intravedono un bosco, un bosco all’interno di un padiglione? Si! Un meraviglioso bosco di alberi, 20 capolavori di arte e creatività ognuno dei quali valeva la pena di essere ammirati con calma.
Come recita la frase finale dell’introduzione alla mostra sul Bulletin Jugend&Literatur di marzo: “Frühling ist Pflanzeit, 20 Bäume sind ein Wald, der sich lassen kann!”.
Saluto l’esposizione delle illustratrici tedesche e l’orologio mi ricorda che ho una missione: incontrare l’autrice Marinella Barigazzi, che sta per presentare il suo ultimo libro, La Tela di Leo, illustrato da Paola Pappacena.
La mia missione è molto familiare: la mia bimba Sofia vuole assolutamente un autografo su uno dei suoi libri preferiti, proprio di Marinella, Io e Lei.
Grazie Marinella per il tuo tempo e la tua dispinibilità: hai fatto felice una bimba, e anche una mamma lettrice!
Quando si dice il tempo è tiranno è proprio vero: gambe (e borse) in spalla e si ricomincia a girare tra gli stand in cerca di occasioni. Ed eccole le occasioni: mi giro e vedo Fabian Negrin che sta autografando il suo ultimo capolavoro: La lingua in fiamme.
E poi, inaspettatamente, lei: Ana Llenas, l’autrice de El Monstre de Colors, che ho appena letto ai bambini nella versione inglese The Colour Monster. Una visione!
Sono già felice così quando un’altra visione mi appare.
Chi sarà mai quell’uomo con una parrucca d’altri tempi intento ad autografare (e che autografo!) uno dei suoi libri?
Roger Olmos, mi suggerisce la mia accompagnatrice Ruth, libraia doc!
Non ci posso credere!
In un angolino di uno stand vedo, aperto e in bella mostra un Kamishibai (letteralmente dramma di carta), scatto una foto ma il tempo scorre.
Decido che è venuto il momento di lanciarmi al Bookstore, c’è ancora uno spazietto nelle mie borse!
Gli occhi non sanno da che parte cominciare a cercare e improvvisamente si fissano su un uomo, capelli ribelli e barba brizzolata … è Barroux!
Me ne hai parlato prima Ruth, penso tra me e me! E sta autografando due suoi albi illustrati, mi fiondo, ovviamente, e scopro che sono anche in omaggio! Wow!
Come finire in bellezza una giornata così.
Trovandosi al momento giusto nel posto giusto.
L’anno prossimo voglio ancora trovarmi in questo posto al momento giusto, dovrò ricordarmi però di portare uno zaino e di indossare scarpe più comode!