Ultima modifica 10 Ottobre 2019
Una delle cose che faccio con maggior piacere quando torno in Italia per le vacanze è catapultarmi nei grandi magazzini e sfruttare i saldi estivi per comperare un po’ di vestiti!
Ma come mai? Chiederete voi… non fai affari d’oro in Cina, dato che tutto costa poco? Cominciamo a chiarire: sì, in Cina si trovano molti abiti a basso costo, ma ci sono tre motivi che rendono lo shopping meno accattivante: il primo, la qualità. Meno paghi, meno hai. Probabilmente dopo il primo lavaggio la maglietta sarà da buttare.
Il secondo, le taglie. Non avete idea di come si può sentire a disagio una donna mediterranea quando cerca di trovare un paio di pantaloni in Cina. La taglia XL probabilmente corrisponde alla nostra M. La XS vi lascio solo immaginare… va bene a mia figlia di sei anni! In effetti, genericamente parlando, la donna cinese è di solito magra e con una struttura fisica decisamente diversa dalla nostra: gambe lunghe e snelle, sedere stretto poco prominente, seno appena accennato. E di conseguenza l’offerta di abiti si adegua.
Terzo, la moda. In Cina vanno i pizzi, le pailettes, il leopardato, il rosa confetto e il verde mela. Una moda tutta particolare che noi europee troviamo a volte infantile o, peggio, un po’ ridicola. Ma, si sa, gli italiani nel mondo sono conosciuti per il loro gusto nel vestire e alle volte forse esageriamo un po’: che male ci sarà se abbino le scarpe arancioni con la borsettina viola? E il leopardato assieme ai pois?
Insomma, niente a che vedere coi splendidi qipao, gli abiti tradizionali cinesi, che purtroppo nella vita di ogni giorno vengono usati raramente. A Suzhou ci sono sia le marche straniere alle quali siamo abituati nei nostri centri commerciali, che i mercatini di vestiti cheap. Sono posti incredibili, nascosti nelle viuzze di Downtown, interi palazzi esternamente anonimi e un po’ decrepiti, da fuori non diresti mai che all’interno si trovano tre piani di negozietti minuscoli, uno vicino all’altro e spesso tutti con lo stesso tipo di merce. Per fare affari qui, ci vuole una gran capacità di contrattazione!
E poi c’è l’immenso settore del fake, ovvero delle marche famose contraffatte, e per chi è interessato magari c’è la possibilità di fare qualche buon affare. Ma per chi, come me, non ne capisce niente di vestiti di marca, l’argomento non ha molta attrattiva. Capite quindi che, quando vengo in Italia, l’appuntamento coi saldi per me è immancabile e mi beo di trascorrere almeno mezza giornata tra gli scaffali dei “miei” negozi: potendo provare qualsiasi abito perché non ho nessuna difficoltà a trovare la taglia, e anche perché tutto quello su cui poso gli occhi mi sembra stupendo ed elegante! E se in Cina qualche volta ho l’impressione di essere una piccola balenottera, in Italia mi sento una sirena!