Ultima modifica 14 Maggio 2019
Nei giorni scorsi la Commissione sanità del Senato ha approvato alcune modifiche al decreto Lorenzin per le vaccinazioni obbligatorie.
Le vaccinazioni obbligatorie, il Senato modifica il decreto.
In questi mesi è stato tutto un avvicendarsi di notizie circa le nuove vaccinazioni obbligatorie che il ministro della salute Lorenzin avrebbe voluto introdurre.
Adesso al Senato l’ultima (forse) puntata. La relatrice Patrizia Manassero (Pd) su richiesta della presidente Emilia De Biasi (Pd), ha approvato la modifica che riduce da 12 a 10 le vaccinazioni obbligatorie.
4 dunque le vaccinazioni suggerite (e gratuite) dalle Asl. Meningococco C e B (finora obbligatorie), rotavirus e pneumococco.
A seguito di questi emendamenti, i 10 obbligatori sarebbero i seguenti:
- anti-poliomielite;
- anti-difterite;
- anti-tetano;
- anti-epatite B;
- anti-pertosse;
- anti-Haemophilus influenzae tipo b;
- anti-morbillo;
- anti-rosolia;
- anti-parotite;
- anti-varicella.
L’emendamento prevede inoltre che vengano verificate anche le coperture delle vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia e varicella dopo 3 anni dalla prima dose (tra il tredicesimo e il quindicesimo mese).
Nel caso la copertura di queste “quadrivalenti” salga dall’87 al 95% (ovvero la percentuale che assicura l’effetto “gregge”), l’obbligo potrebbe anche cadere.
Altro emendamento voluto fortemente è stato la riduzione delle sanzioni per i genitori che non vaccinano i figli. Che scende dagli originari 500/7.500 euro a 500/3.500.
Cade anche la proposta di perdita della patria potestà per il genitore non in regola.
Le vaccinazioni obbligatorie: ricorsi e contrasti
L’obbligo delle vaccinazioni per gli operatori sanitari non è stato contemplato al momento dal decreto, causa mancanza di fondi.
Sul fronte dei ricorsi, la regione Veneto e il suo presidente Zaia hanno annunciato battaglia. Parere contrario si aspetta anche dalla regione Val d’Aosta.
“E’ assolutamente legittima la posizione del Veneto, anche nel fare ricorso, ma risulta incomprensibile“, dice Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni.
A favore per il momento le altre regioni, ma la storia potrebbe non concludersi qui.
Il decreto legge sulle vaccinazioni obbligatorie dovrà ancora essere esaminato dall’Assemblea del Senato dopo che la Commissione concluderà il suo esame.
Fonte: Repubblica.it
RIPRODUZIONE RISERVATA ®