Ultima modifica 10 Marzo 2020
Il tema vaccini è un argomento delicato che tocca profondamente ogni genitore dato che ‘in ballo’ c’è la salute dei nostri figli.
Lo abbiamo affrontato diverse volte cercando di darvi il maggior numero di informazioni in merito a cio’ che sta succedendo in Italia, ed in alcuni casi anche dicendovi cosa ne pensiamo.
Oggi abbiamo deciso di affrontare nuovamente l’argomento, dando spazio a chi in questi giorni si sta battendo per la libertà di scelta.
Lo facciamo con Lorenzo Guidi, genitore, curatore, ideatore e portavoce di E pur si Muove Rimini comitato di genitori per la libera scelta che gentilmente ci ha concesso questa intervista.
Ricordiamo che non si tratta di anti-vaccinisti ma di persone che non sono contrarie alle vaccinazioni in generale. Persone che chiedono solo la libertà di scelta in merito al se e quando vaccinare i loro figli.
Che cosa intende lei per “libertà di scelta”?
Quando parliamo di Libertà di Scelta, personalmente e per quanto riguarda le vaccinazioni, intendo la Libertà di scegliere se ed in che modo vaccinare i nostri figli.
La Costituzione Italiana, nell’articolo 32 istituisce il Diritto alla Salute quale diritto dell’individuo e nell’interesse della collettività.
L’autodeterminazione terapeutica (cioè scegliere in che modo curarsi) è un concetto ed ormai un diritto non solo nell’ordinamento legislativo italiano ma anche in quello internazionale.
Possiamo prendere ad esempio la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la Convenzione di Oviedo, rettificata dal Parlamento italiano con la legge 145 del 2001, o la Carta dei diritti universali dell’uomo.
In assenza di epidemie, pandemie e più in generale di condizioni sanitarie critiche tali per cui un intervento forte da parte dello Stato potrebbe essere comprensibile, l’attuale imposizione è un atto di forza intollerabile.
Quello che noi chiediamo è che venga lasciata al cittadino la libertà di scegliere se vaccinare o meno e in che modo, per quali malattie e in quali tempi.
Non si tratta di fare i Superiori. Ma di mettere in pratica quel diritto, ma anche dovere, che la Legge italiana dà a qualunque genitore, quello cioè di essere Responsabile della salute dei propri figli.
Per fare questo c’è bisogno non di coercizione e non è ammissibile nemmeno una delega in bianco.
Le istituzioni sanitarie devono, o meglio dovrebbero, dare ai genitori tutte le informazioni necessarie a comprendere la situazione i suoi sviluppi e potenziali rischi e benefici.
La vaccinazione in quanto intervento sanitario e farmacologico può comportare rischi, anche gravi e portare danni anche irreversibili.
Non dimentichiamo che dal 92 l’Italia si è dotata di una legge che risarcisce i danni da vaccino. Essendo preventivo, rivolto a soggetti delicati quali i neonati e soprattutto soggetti sani, deve essere maggiormente vagliato proprio per i possibili rischi che può comportare.
Se c’è un rischio, anche minimo, non può esserci imposizione generalizzata.
Quello che si chiede, quindi, unitamente alla libertà di scegliere è anche il diritto ad essere compitamente informati in modo trasparente, completo, obiettivo. Senza che vengano nascosti o negati i benefici delle vaccinazioni ma anche i suoi rischi e danni.
I suoi figli sono vaccinati?
I miei figli non sono vaccinati perché nel momento in cui ho chiesto approfondimenti, questi non mi sono stati dati se non attraverso slogan o frasi fatte e mia moglie.
Io da responsabili della salute dei nostri figli, non abbiamo voluto fare deleghe in bianco.
Ho chiesto a più di un medico se potevano escludere in modo categorico che mio figlio non avrebbe corso anche solo uno di quei rischi riportati sui foglietti illustrativi e nessuno di loro ha potuto confermarlo. Nessuno si è voluto assumere la responsabilità in forma scritta in merito alla sicurezza e all’efficacia dei vaccini che mi dicevano essere necessari per la crescita sana dei miei figli.
Nessuno ha voluto sottoscrivere quanto affermava e questo a noi ha fatto pensare molto.
Si vuole che noi genitori ci affidiamo a medici a volte meno informati di noi su alcuni aspetti ma dobbiamo comunque assumerci la responsabilità delle affermazioni di altri e delle decisioni, a volte quasi imposte, di altri.
Come vi comporterete di fronte a questa legge?
Questa legge è apertamente incostituzionale. Faremo di tutto, purché sia legale e non violento. Per fare in modo che questo decreto legge, qualora recepito dal parlamento, sia osteggiato in ogni modo.
La questione non è “vaccini buoni – vaccini cattivi” ma si tratta di una questione che va affrontata dal punto di vista dell’Etica e del Diritto. Poi ognuno farà le sue scelte. Le fa sapendo che qualsiasi cosa ognuno scelga, sarà perché si crede fermamente che quella sia la scelta più giusta per il bene dei propri figli.
Ritenete che questa legge sia anti – democratica?
Il modo in cui si è scelto di intervenire così fortemente è antidemocratico, certo, perché ha completamente escluso la discussione parlamentare.
Un decreto è un segnale troppo forte. Le Istituzioni non ammettono un confronto su un tema delicatissimo e comunque già ampiamente normato non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa.
Questo Decreto fa finta che l’ impianto normativo preesistente non esista e ciò è inaccettabile. Chiunque dovrebbe rabbrividire di fronte a questo modo di procedere indipendentemente da cosa pensi dell’argomento specifico.
Il resto sarà Storia.
Non ci vuole una mente per capire che si deve decidere la sede dell’EMA – Agenzia Europea dei Medicinali, una miniera da milioni di euro. l’Italia è in gara con la candidatura di Milano e l’obbligo di vaccinazione torna utile…