Ultima modifica 24 Agosto 2015
Non seguivo i cartoni animati in tv, da tempo immemorabile (esclusi ovviamente i Simpson! Ma Homer, Marge e prole, non rientrano nella categoria di cartoni animati da “rifilare” ai pupi nei momenti di pausa. Rappresentano una filosofia di vita, loro, e meritano una trattazione a parte).
In ogni caso, anche se Bim Bum Bam ha chiuso i battenti ormai da più di decennio, è bastato poco per rendersi conto di come fossero cambiate le “mode”: a partire dai nuovi giocattoli pubblicizzati in tv, le immagini stampate su zaini e cartelle davanti alle scuole, le maschere di carnevale preferite dai bambini! A prescindere dalla intramontabile Cenerentola, e onnipresente Biancaneve (che personalmente non ho mai tollerato), almeno le femminucce, iniziavano a preferire, per vestiti di carnevale, zaini, magliette e figurine, eroine di ogni genere e tipo, donnine che, a vario titolo, e a vario modo, combattevano per salvare il pianeta dai cattivi di turno. Insomma, per la serie, piccole donne crescono, Georgie, Candy e Heidi e le relative disgrazie che si portavano dietro, cedevano il posto a Sailor Moon, Winx, e magiche guerriere vestite in abiti succinti e dal sorriso smagliante!
Se sei una giovane mamma oggi, molto probabilmente sei stata bambina, anche solo preadolescente, negli anni 80! Quindi, anno più anno meno, sei cresciuta certamente seguendo Uan, bim bum bam, e tutto il relativo palinsesto.
Questo significa, (citandone solo alcuni) che la mattina facevi colazione con Heidi, Remì e Belle e Sebastien, pranzavi con Candy, Georgie e Kiss me Licia, e il pomeriggio lo trascorrevi in compagnia dell’adorabile pupazzo Uan e il giovanissimo Bonolis, che ti presentavano, Mimì, Pollyanna, Là sui monti con Annette, Sara, Papà gamba lunga, L’ape Maia e via dicendo.
Non serve una memoria elefantesca per ricordare trame e personaggi, e non solo perché è difficile cancellare dalla mente di una 7enne le lacrime di Georgie, quando la matrigna la incolpa della morte del marito, o la solitudine di Sara, spedita in soffitta a far servizi, dopo la morte del papà! È facile ricordare trame e personaggi di questi cartoni animati perché i protagonisti hanno tutti una cosa in comune: erano tutti orfani! Tutti! Se gli andava bene. Perché poteva non essere la peggiore delle disgrazie!
Questi cartoni, i nostri cartoni, le storie che ci hanno fatto compagnia all’ora della merenda, o in quel breve tempo che ci veniva concesso di trascorrere davanti la tv, erano vere e proprie tragedie di dimensioni cosmiche, che non sarebbero venute in mente nemmeno ad Omero!
Ne vogliamo parlare?
Candy, orfanella abbandonata, nessuno la vuole, anni e sacrifici e finalmente incontra Anthony che (ovviamente) muore.
Annette perde la mamma a 7 anni, si prende cura del fratello, lascia la scuola a 12 anni, porta avanti casa e famiglia e non si lamenta mai! Poteva finire così? Certo che no! Il fratello deve precipitare in un dirupo e rimanere invalido per tutta la vita! (manco a dirlo).
Georgie, nasce da non si sa chi (poi lo scopre, altro dramma nel dramma), causa la morte del padre adottivo ed è odiata dalla moglie di questo.
Sara, già orfana di madre, sistemata nel super collegio dal papà riccone, viene costretta a fare servizi spedita in soffitta nel giorno del suo compleanno, quando giunge (ovviamente) notizia della morte del padre.
E Pollyanna? e Sebastien? Evito di intristirvi e deprimervi, ma se ci tenete tanto andatevi pure a cercare la “tragitrama”!
Alcuni di questi cartoni ci angosciavano già dalla sigla:
“… c’è nel regno un bambino in più!! Il buon padre voleva un maschietto , ma ahime’ sei nata tu …” Ahimè sei nata tu???????
Certo, sono tesserata anch’io al partito “speriamo sia femmina”, ma mi sembra un po’ esagerato disperarsi per l’arrivo di un bambino di sesso contrario a quanto desiderato! Avete presente come doveva sentirsi Lady Oscar tutte le volte che glielo ricordavano?
E le parole : “hallo spank …il mio papà…., hallo spank…. l’ha preso il mare”. Mamma che ansia!
Tutte le volte che mio padre faceva il bagno, (fosse stato pure in un jacuzzi) mi angosciavo!
Purtroppo, qualche anno dopo, Uan è finito nel baule e Bonolis si è dedicato a qualcosa di più serio ma, per fortuna, per grazia dei maya o per miracolo divino, potevamo andare a scuola con meno ansia nel cuore e nella testa qualche musichina un filino meno struggente.
Le nostre beniamine hanno ceduto il posto sugli schermi, sugli zainetti e tra le maschere di carnevale a Sailor Moon, , Rossana, storie di “piccoli problemi di cuore”, le ballerine volanti, Pretty Cure, Pop pixie, e potrei andare avanti per ore.
Fino a che nel marzo del 2012 arriva, anche in Italia, “il cuore di Cosette”. Io ho visto poche scene, quante me ne sono bastate per cambiare canale: l’uccisione degli amici della “povera (perché ovviamente anche questa qui è una povera disgraziata) Cosette” schierati davanti al plotone d’esecuzione.
Siamo in piena rivoluzione francese, e Cosette, orfana (manco a dirlo), aveva finalmente trovato l’amore! Aveva. Appunto, perché ovviamente il baldo giovane, muore!
Insomma, dico io, se Rivoluzione francese doveva essere, non si poteva rispolverare “il tulipano nero”? La Stella della Senna era una delle poche donne dei cartoni animati della mia generazione che non ti lasciava nel cuore un’angoscia infinita!
Leida Leg
hahahaha!!!
Ciao, mi chiamo Laura e sono classe 1976 perciò rientro proprio in quella fascia d’età, cono cresciuta con queste tragedie stile “Libro Cuore”… eppure mi sento abbastanza equilibrata come persona hehe!
Se posso dire la mia, io odiavo Candy e Georgie, più insopportabili non ce n’erano! Però amavo pollyanna, Anna dai capelli Rossi, il Tulipano nero, la Stella della Senna, Occhi di Gatto e, manco a dirlo, Lady Oscar. Oltre a tutti i cartoni sulla pallavolo e sui Robot (Yattaman, mazinga & Co.)
In effetti non so dire se sia meglio allora od oggi.. certo, la figura femminile è diventata più forte ma, non so, le Bratz mi inquietano, sempre lì a vedere come son vestite, truccate, pettinate… mi sembra che le bambine di oggi siano stimolate a diventare più “smorfiose”, non trovi?
Comunque mi hai fatto fare un tuffo nei ricordi, starei qui a parlarne per ore!
Ciao!!!
Cara Laura…mi unisco a te nel dire “non so se meglio oggi o allora!”…in effetti le eroine di oggi, saranno pure carine…ma hanno uno stile decisamente discutibile!!!
certo è che almeno SONO eroine!(non 15enni con addosso un carico di tragedie e responsabilità da lacrime amari!!)
comunque…devo confessare: ho evitato di ricordare Carletto, pollon, Chobin, Holly e Benji, e l’incantevole Creamy, e i puffi, e tutto quanto era lontano anni luce dagli orfanelli tristi dell’articolo e invece ci teneva compagnia in modo veramente piacevole!!!!ma il “cuore di cosette” mi aveva “tramortito” e riportato indietro solo alle sciagure del nostro amato bim bum bam!!!per fortuna, come hai detto tu, seppure sulla scia delle tragedie da libro cuore, evitando con astuzia alcune donnine tristi, siam venute su, piuttosto equilibrate!!!
Bello questo articolo in cui si ripercorre il dolcissimo viale dei ricordi.
Io sono del 1986 e la fase Bim Bum Bam l’ho attraversata nel suo finale, ho anche dedicato un articolo – qualche mese fa – all’argomento, sul mio blog, perché se penso a quanto fosse bello il pomeriggio della mia infanzia, in cui per merenda mi sedevo a tavola, mangiavo il desideratissimo pane e nutella davanti ai cartoni animati… non so, si è tutto sfaldato oggi.
Poteva esserci anche la merendina, qualsiasi cosa, è che faceva parte di una regola… di uno schema rassicurante e bello sotto il quale vivevo.
I pomeriggi si articolavano attorno ai miei programmi preferiti e poi via con le corse in bicicletta e i giochi in giardino.
Quei tempi avevano il colore dell’innocenza, persino in tv.
Sono ritornati, FIVE FOUR AMBROGIO E UAN!
Ecco il sito ufficiale, dove potete trovare magliette e accessori.
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