Ultima modifica 26 Ottobre 2020
Vera la mongolfiera è un libro che mi ha emozionato.
Lo ha letto mio figlio Gabriele (7 anni). Ma confesso di averlo letto anch’io.
Mi ha fatto rivivere le emozioni provate nel mio primo vero viaggio da sola.
Il viaggio in cui ho sfidato il timore di rimanere sola.
E con la macchina ho affrontato il lungo viaggio che da Roma mi ha portato a scoprire le meraviglie di Praga. Una sensazione indescrivibile.
Dopo quello ci sono stati tantissimi viaggi. Tantissime “avventure”.
Ho conosciuto posti e persone stupende che rimarranno per sempre nel mio cuore. E non mi sono mai fermata. Ho continuato a viaggiare anche da mamma di tre figli.
Ho cercato di trasmettergli la mia passione. Per me è fondamentale incoraggiarli a “prendere il volo”.
Spingerli a scoprire nuovi posti e a lanciarsi in nuove amicizie e nuove esperienze.
Ora non possiamo viaggiare, ma questo libro ci aiuta ad usare la fantasia per poterlo fare. In viaggio si affrontano le paure. Ci si imbatte in persone anche molto diverse da noi. E proprio perché sono diverse, ci aiutano a crescere.
Ad affrontare situazioni difficili. Ognuna delle persone che incontriamo ci colpiscono con la loro individualità e per questo restano nel nostro cuore.
La protagonista del libro è una mongolfiera progettata per volare, ma che ha paura di farlo. Ha paura di allontanarsi da quello che conosce. Ma l’amicizia con il forte e prepotente Levante la porterà ad affrontare il viaggio più lungo della sua vita.
Il viaggio che la porterà a realizzare il sogno di vedere la foresta amazzonica.
Ed ecco che questa prende forma sotto il suo volo. Meravigliosa e affascinante.
Vera intanto incontra nuovi amici. Ognuno così diverso da lei da lasciarla senza fiato. Ognuno le dimostra generosità, solidarietà e rispetto.
Vera, che non sa volare, scoprirà che ne esistono tanti modi diversi.
Tanti modi diversi di vivere la vita e di essere se stessi.
C’è il modo silenzioso del gufo, quello elegante della farfalla, quello acrobatico del colibrì o quello intelligente dell’albatro. Non avendo ancora il suo modo di volare, Vera prova ammirazione per i suoi amici. Vorrebbe essere come loro.
Ma poi Levante scompare. Per poter tornare a casa ha bisogno di lui.
Come trovarlo? Nel cielo ovviamente…e la piccola mongolfiera è costretta a spiccare il volo. Gli amici l’aiutano, ma ora dentro di sé, nel suo piccolo braciere, comincia a sentire un fuoco. È la passione, la sicurezza e il desiderio di vivere secondo le sue possibilità.
Finalmente scopre il suo modo di volare, che è unico proprio perché è il suo.
Vera è pronta a tornare a casa. Niente è più lo stesso, perché Vera non dimentica il suo primo viaggio. Ed è oramai pronta a vivere senza paura e ad andare verso nuovi posti e nuove avventure.
Questo libro è per tutti. Da leggere con i bambini.
Perfetto anche per i primi lettori autonomi con il suo linguaggio semplice e le immagini accattivanti. Incoraggia a seguire i propri sogni.
Invita al rispetto per la diversità, come strumento per ampliare la conoscenza.
Insegna ad amare la natura. La foresta viene descritta con parole poetiche e la curiosità di poterla vedere e scoprire diventa sempre più forte.
E poi c’è Thomas…il bambino amico di Vera la mongolfiera. Lui è in grado di ascoltare il sussurro degli alberi. Cioè sa ascoltare il respiro del nostro fantastico pianeta. Perché non diventare come lui?
E per noi adulti?
Ci permette di rivivere ricordi nostalgici e pensare a progetti futuri…
Una chicca del libro sono le ultime due pagine.
Sono bianche, ma si intitolano “Il mio primo viaggio”. Spazio ad ogni lettore per entrare nel libro con il suo personale racconto…Da non perdere!
Dettagli tecnici
Autore: Emanuela Busà
Illustrazioni: Daniela Volpari
Editore: Glifo edizioni
Prezzo: 13 €
Pagine: 83