Ultima modifica 28 Novembre 2018
Chi ha avuto l’idea di un abbonamento per consentire alle donne di prendere vestiti a noleggio come se sottoscrivessero un mese di spotify potrebbe presto diventare l’eroe (nero se vogliamo) che in futuro sconfiggerà il commercio di grandi firme di abbigliamento come Zara, H&M & company.
Funziona così, proprio come spotify. Tu cliente versi un abbonamento e loro, aziende di vestiti a noleggio, ti mettono a disposizione un vastissimo guardaroba da usare on demand.
Tipo my sky.
Le prime a lanciare questo servizio sono state YCloset (cinese) e Rent-torunway (americana).
Ma ne sorgono ogni giorno di altre.
Io personalmente ad esempio conosco da qualche anno Drexcode.
Un sito di vestiti a noleggio di lusso. Abiti che mai potrei (e vorrei anche) comprare, che partono dai 2000 euro. Ma che se vuoi avere l’ebbrezza di indossare per qualche occasione puoi noleggiare. Queste aziende, ovviamente la maggior parte delle quali è anche o esclusivamente online, offrono diversi servizi.
Ci sono ad esempio pacchetti con tariffe e prestazioni vari.
A seconda dell’abbonamento si accede ai vestiti a noleggio per un numero mensile, ad esempio 2 o 4 al mese come offre Rent-to-runway.
Oppure con un abbonamento più cospiquo c’è la formula “all can you dress” (questa l’ho inventata io ma calza a pennello). Ovvero puoi usufruire di un numero illimitato di vestiti a noleggio.
La selezione di questi siti è infinita.
Si va dagli abiti da cerimonia, smoking da uomo (che oggettivamente a noleggio è un grande affare), a quelli da cocktail fino agli abiti da sposa.
E poi ci sono tutta una serie di accessori: scarpe (magari scomode che non metterai più oltre quella volta), borse griffate, cinture, cappelli.
Che dire anche degli altri servizi? Una genialata!
Girl Meets Dress ad esempio, un’azienda londinese, offre alle sue cliente il servizio Risk Fee.
Per ordini di vestiti a noleggio di 2 capi offre un rimborso per quello non indossato.
Drexcode invece garantisce la prova a domicilio, lo stylist online, consegne in tutta Europa e reso gratuito.
Per occasioni come matrimoni o altre feste si ha ovviamente la possibilità di noleggiare gli abiti con la data certa.
Oppure ancora (cosa fighissima) il servizio “seen on celebrities”.
Vuoi il vestito che hai visto indosso a Paris Hilton in Tv? Eccolo pronto per il noleggio per te!
Insomma se mai vi dovesse capitare di essere invitate al gran ballo della Croce Rossa di Montecarlo e non aveste niente da mettere potreste pensare di noleggiare qualcosa all’altezza dell’occasione.
Ma anche per tutti i giorni i vestiti a noleggio potrebbero essere un’idea.
Questi abbonamenti in effetti consentono di non avere guardaroba infiniti, ma allo stesso tempo consentono di cambiare spesso e non avere il problema atavico che attanaglia tutte le donne almeno una volta a settimana che si concretizza nella classicona domanda “cosa mi metto che non ho niente?”
Al di là delle grandi manifestazioni, alle quali noi comuni mortali non avremo mai l’ occasione di partecipare, l’idea di vestiti a noleggio può inoltre essere vista anche da altre angolazioni.
Uno etico. I vestiti a noleggio farebbero diminuire gli sprechi. Vi immaginate quanti abiti in meno in circolazione nel mondo?
Un secondo economico. Se questo sistema fosse a regime, il budget medio della spesa per l’abbigliamento potrebbe anche dimezzarsi, dice fondatrice di Girl Meets Dress.
Il che potrebbe spingere molte donne a convertirsi al noleggio piuttosto che all’acquisto.