Ultima modifica 17 Aprile 2015
È tempo di viole, crescono spontanee nei campi e lungo i fossi, hanno un profumo fragrante e, raccolte in mazzetti, abbelliscono le nostre case, ma….
Avete mai assaggiato le violette candite? Sì? Vi sono piaciute?
Allora vi do la ricetta, sappiate che possono essere conservate in una scatola chiusa foderata di carta oleata, per molti mesi.
Preparate a caldo 3 sciroppi di zucchero a diversa concentrazione. In mezzo litro d’acqua sciogliete rispettivamente 50, 100, e 150 gr di zucchero semolato.
Mentre raffreddano immergete le viole in una soluzione di acqua e gomma arabica che ne ferma l’appassimento. Quando sono asciutte procedete con l’immersione successiva nei tre sciroppi. Dopo ogni trattamento mettete le viole a sgocciolare su di un setaccio e lasciatele asciugare. Fatele essiccare vicino ad una leggera fonte di calore fino a che assumono una consistenza vetrosa.
È, come vedete, una procedura laboriosa, ma, credetemi, ne vale la pena.
Ma le violette possono essere utilizzate anche per una straordinaria marmellata.
Si fanno bollire 800 gr di zucchero in ½ bicchiere di acqua, finché si formano i fili, incorporate 150 gr di violette spezzettate e 600 gr di mele grattugiate e continuate la cottura per 30 minuti ( fuoco bassissimo, mi raccomando)
E poi riempite i vasi. Tutto qui.
Con i gelati di crema, la panna…mamma mia che bontà.
Ma non basta, conoscete le violette candite e brinate? Noo?
Come fare? Presto detto: sbattete brevemente, con la forchetta, un albume di uovo freschissimo ed immergetevi le viole una per volta tenendole per il gambo, tagliato cortissimo. Passatele nello zucchero semolato girandole su tutti i lati e facendolo aderire per bene ai petali, poi scuotetele per eliminare l’eccesso. Mettetele ad asciugare per ½ ora su di un foglio di carta da forno.
Si possono utilizzare per guarnire dessert soprattutto al cioccolato e con i marroni, la panna ed il gelato di crema poi….
C’è un solo problema: vanno consumate entro poche ore. Peccato!