Ultima modifica 30 Ottobre 2017

Leggo post entusiasti su viaggi a Roma di blogger più o meno sponsorizzati e più o meno addentro ai tentacoli di questa città, decadente e ormai assai ladruncola, in cui si parla con slancio della Città Eterna.

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Amo Roma, diciamolo subito. Abito al centro. Che il GPS confonde Piazza Venezia per casa mia… ecco tipo così. Ho abitato un pò ovunque dalla periferia al centro, ho amici e ho girato tutta Roma notturna e diurna, da Nord a Sud. Insomma ho cognizione di causa, in più amo la pontificazione (sarà che ho abitato vicino ar Papa) e allora lasciatemi ragguagliare er turista.

Insomma so Romana e me ne vanto.

Caro turista…

tu che arrivi a Roma con gli occhi sgranati e incantati, ingenui di chi non la conosce, tu che ti aspetti er Papa, er Vaticano, er Colosseo e perchè no? Pure d’encontrà Totti che non se sa mai. La prima cosa che devi sapere è che qua se “rubba”.

Rubbano“:

  • i tassinari quando arrivi all’aeroporto, che se non sai che ci sono le tariffe fisse, arrivano a spararti anche 110 euro. Si parla di 40 euro massimo fuori le Mura Aureliane. Eccoti la mappa.
  • gli esercizi commerciali “paraventi” che alzano i prezzi quando si accorgono di avere di fronte uno straniero, basta che non sei di Roma e un cappuccino lo paghi anche 4 euro al centro.
  • i ristoranti e le trattorie, si proprio quelle “de ‘na vorta” che non ti aspetti conti salati e invece sorpresa sullo scontrino scarabocchiato su un pezzo di carta volante
  • i ristoranti di tendenza, si anche quelli su Via Veneto, dove tu ti senti in mezzo alla Bella Vita, loro ti ci fanno pure sentire ricco come a quei tempi.
  • gli scippatori che sono ovunque: in mezzo a Piazza San Pietro durante l’Omelia della domenica, sulla Metro, sul Bus 64 che porta a Termini.
  • i negozi di souvenir e i camioncini di mangia e bevi vicino ai monumenti
  • le finte guide del Colosseo
  • i finti gladiatori che ormai sono ovunque, e non rilasciano scontrini o fatture.

Insomma questa mia città, ormai preda di una delinquenza diffusa e di una mentalità che vuole fregare lo straniero, è bella. Ma è anche pericolosa.

Per visitarla in sicurezza bastano alcuni accorgimenti: 

  • Per i Taxi, bar e ristoranti basta informarsi prima sulle tariffe e sui prezzi
  • Per gli scippatori chiudi sempre la borsa a tracolla, mai portare lo zaino dietro le spalle e soprattutto nei bus e nella metro mettiti con le spalle alla parete.
  • Evita di consumare bevande e cibo dai camioncini, portati appresso una bottiglia d’acqua che a Roma le fontanelle sono ovunque. I famosi Nasoni.
  • Fai sempre attenzione e stai sul chi vive
  • Se un prezzo ti sembra esagerato, non esitare a minacciare di chiamare la Pubblica Sicurezza, fai un favore anche a Roma e ai Romani.

Girare per Roma

Infine mio caro Turista ti sconsiglio di prendere al volo un risciò a pedalata assistita o un segway, che ultimamente vanno tanto, senza aver prima verificato che siano assicurati, perchè molti non lo sono.

I bambini

Roma ama i bambini, nessuno ne metterà a repentaglio la sicurezza, non dare retta alle dicerie, però è facile perdersi in mezzo alla folla, tieni sempre i tuoi figli con te, mano nella mano.

Soprattutto ai semafori fai attenzione e tienili a distanza di sicurezza dal marciapiede.

Un ostacolo grande invece per i bambini è girare in passeggino, i sanpietrini, i marciapiedi sconnessi e le macchine parcheggiate a casaccio rendono molto difficile passeggiare in tranquillità senza arrabbiarsi. Inoltre le stazioni della metro e dei treni non hanno ascensori per scendere ai piani bassi.

I disabili

Roma non è ancora una città a misura di tutti, mancano gli ascensori, le pedane e i posti riservati ai disabili al cinema o allo stadio sono davvero in posizioni scomode.

Si sta tentando di fare qualcosa, purtroppo sono tempi lunghissimi.

 

E infine informato e allertato, goditi questa nostra città… bella nell’anima e nell’esteriorità…

Zingara senza scarpe, madre di Tommaso e Flavia gemelli di 7 anni e di Lorenzo (detto "Nanuzz") di 2 anni. Bilingue, trimamma, monogama ed eclettica navigo tra fettuccia e scrittura.

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