Ultima modifica 8 Aprile 2024
Venerdì 5 aprile siamo state a vedere in anteprima il film Vita da gatto, diretto da Guillaume Maidatchevsky e tratto dal romanzo Rroû, classico francese di Maurice Genevoix.
Il film è stato presentato al Festival di Giffoni 2023.
Il film racconta le vicende di un vivace gattino, Rroû, nato in una soffitta di un palazzo di Parigi, mostrerà sin dai suoi primi giorni la sua intraprendenza e la voglia di fare nuove scoperte e vivere avventure (e a cacciarsi nei guai).
Parallelamente racconta anche di Clémence, una dolcissima bambina, che lo troverà e lo accoglierà in casa sua.
Sarà l’inizio di una speciale amicizia: Clémence con la sua dolcezza coinvolgerà Rroû nella sua vita quotidiana, d’altro canto il gattino mostrerà sempre questa propensione alla libertà e all’avventura, tanto da far sembrare la vita tra le quattro mura della casa a Parigi noiosa e poco stimolante.
Le cose cambieranno quando i due partiranno per una vacanza nella casa in campagna di famiglia.
Il richiamo della natura sarà troppo forte per Rroû, e nonostante gli innumerevoli tentativi di Clémence di tenero in casa al sicuro, il gattino si lancerà in scorrazzate notturne.
Incontrando nuovi animali, abitanti del bosco, persino una lince, e nuovi amici, come un gattino bianco, probabilmente suo coetaneo, con cui scatterà subito un’affinità.
La storia è un rito di passaggio per entrambi.
Sarà un cammino verso degli importanti cambiamenti, soprattutto per Clém, che dovrà affrontare la separazione dei genitori e dovrà vedere l’amato papà lasciare la casa.
Pro e contro di Vita da gatto
Pro: Il film è per tutta la famiglia, si pone l’obiettivo ambizioso di affrontare temi delicati per l’infanzia come la separazione e il cambiamento.
Per farlo ha scelto di avvalersi della presenza degli animali, che aiutano a creare con i più piccoli quel legame empatico ma, allo stesso tempo, danno la possibilità al genitore, che accompagna nella visione, di parlare di momenti delicati della vita, spesso dolorosi, come i cambiamenti e le separazioni.
Il passo di Clém, verso l’età adulta le farà sì perdere molti affetti, ma le farà anche guadagnare nuove consapevolezze e, soprattutto, una nuova amica.
Madeleine, l’enigmatica e inizialmente scontrosa, vicina della casa in campagna, che volente o nolente verrà coinvolta in questa avventura e arricchirà la vita dei nostri protagonisti, e reciprocamente loro arricchiranno la sua.
Contro di vita da gatto: mi sento di menzionare però la confusione creata sul sesso del gattino dove dapprima viene riconosciuto come femmina dal papà di Clem.
Poi maschio dalla vicina di casa, che ne dimostra addirittura la mascolinità.
Poi per il resto del film verrà comunque appellata al femminile, creando non poca confusione tra i bambini che assistevano alla proiezione che si sono domandati (compreso mio figlio di dieci anni) se fosse maschio o femmina per l’intera durata del film.
Dal 18 aprile lo troveremo al cinema!
Lo consiglio vivamente a tutte le famiglie. anche con bambini piccolini di 4/5 anni circa (ma non come prima esperienza cinematografica forse) seguiti dal genitore, che spiegherà la storia e quei passaggi più difficili.
Ma soprattutto per godersi un pomeriggio di coccole e affettuosità, proprio come sa donarti un gattino.
Voto: 7 e mezzo per me, 8 per mio figlio Mattia (10 anni)
#SPAVENTOMETRO 3
IN USCITA NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE DAL 18 APRILE 2024
DATI TECNICI:
Mon chat et moi, la grande aventure de Rroû
Regista: Guillaume Maidatchevsky
2024, Plaion Pictures
Durata 90 minuti
Drammatico, family