Ultima modifica 17 Marzo 2017
Il ViBìbistrot di Villa Pamphili è per noi un posto veramente speciale, lì infatti abbiamo festeggiato il nostro matrimonio un tardo settembre di qualche anno fa. In quel bistrot aperto sui prati abbiamo trascorso moltissimi momenti sereni con i nostri gemelli, per l’alta attenzione che dedicano alle esigenze dei piccoli. Quando giovedi scorso visitando #ViennainRoma ho scoperto che anche la caffetteria di Palazzo Braschi era ViVìbistrot ho subito prenotato per l’Immacolata, progettando poi una visita a Piazza Navona.
Il Locale
E’ una caffetteria con due sale dedicate alla ristorazione, nell’ultima in fondo prima della cucina hanno allestito uno spazio dedicato ai giochi dei bambini. In centro una rarità! Possono disegnare su un lavagna, giocare con la cucina, disegnare, scrivere e colorare, mentre i genitori mangiano o chiacchierano. Senza disdegnare 4 corse nel cortile del Museo.
Si consiglia di arrivare entro le 12:30 se prenotato, perchè dopo non tengono i tavoli. Questo non è comodissimo purtroppo soprattutto considerando la difficoltà di raggiungere il centro entro un orario determinato per la situazione parcheggi!
Il pranzo
Eravamo 4 adulti e 5 bambini dai 2 ai 7 anni, ci hanno riservato il tavolo accanto all’angolo bambini ed è stata una benedizione perchè i piccoletti si sono divertiti moltissimo. Nel menù la ricercatezza della qualità degli alimenti è immediatamente visibile, i piatti proposti sono numerosi e adatti a qualunque esigenza compresi vegetariani e vegani (la mia cocotte di verdure al vapore era strabiliante!).
Il menù bambini è completo dai primi ai secondi con verdure comprese: gnocchetti agli spinaci e hamburger e chips sono andate per la maggiore nel nostro tavolo. Per concludere abbiamo preso una cheesecake e un brownies per noi adulti. Siamo usciti soddisfatti del pasto e soprattutto sazi senza esserci appesantiti.
Il conto
In 9 abbiamo pagato una cifra non bassa, considerando che i piatti dei bambini erano inferiori agli adulti, e la media è stata di un piatto a testa.
Io lo consiglio se si vuole trascorrere una giornata in centro senza mangiare streetfood pessimo e si riesce a prenotare prima per avere maggiore attenzione ai bambini.
L’unica nota non positiva è la postazione fasciatoio vuota in bagno, un cassettone senza nulla di morbido a cui appoggiare il bambino per il cambio.
E’ notevole che a Roma iniziano a diffondersi locali family friendly in centro, dove se ne sente l’assoluta mancanza, speriamo che molti altri ne seguano l’esempio.
Arianna Orazi