Ultima modifica 18 Giugno 2020
I vermi sono, dopo le api, gli abitanti più preziosi dei nostri giardini e orti.
Queste operose creature si occupano di riciclare vecchie foglie, ma soprattutto, di arricchire e areare il terreno in cui vivono.
Ne esistono di vari tipi, appartenenti a tre diverse famiglie che si diversificano principalmente per la loro forma:
- Gli Anellidi
- I Platelminti (quelli piatti)
- I Nematodi (quelli cilindrici)
Quelli più comuni sono i Lumbricus terrestris. Basta scavare un po’ nel terreno umido del vostro giardino, orto o nel bosco vicino casa e ne troverete tantissimi.
Non abbiate timore nel toccarli, sono innocui, un po’ viscidi e non stanno mai fermi, ma sono sicura che, guardandoli un po’ più da vicino, li inizierete a trovare simpatici.
Nel nostro orto ce ne sono davvero molti e fanno un ottimo lavoro.
La mia bimba si è mostrata subito molto confidente nel raccogliere i vermi che trovava giocando con la terra, a ognuno di loro dava un nome e, fosse stato per lei, li avrebbe portati anche nella sua cameretta, proprio come fossero il nuovo animaletto domestico di casa. Adriano ha, invece, più volte provato a mangiarli.
Era giunto il momento di costruire una vermiera per poter osservare gli attivi abitanti del nostro orto da vicino senza disturbarli, e, soprattutto eliminando la possibilità di ingoiarli.
Vi spiego come abbiamo fatto.
Come costruire una vermiera
Abbiamo utilizzato una bottiglia di plastica grande da 2L.
Va bene usare un contenitore di vetro, purché sia trasparente. Abbiamo tagliato la parte superiore della bottiglia per facilitare l’aggiunta del materiale all’interno e per permettere a una quantità maggiore di aria di entrare nella wormery.
È importante ricostruite un ambiente il più realistico possibile, in modo tale che i nostri ospiti siano felici nella momentanea residenza. Si, momentanea.
Perché dopo qualche giorno, quando avremo fatto le nostre osservazioni, dovremo liberare gli operosi amici nel terreno, possibilmente nello stesso punto da cui li abbiamo prelevati. In questo modo lo shock dovuto al cambio di residenza sia per loro accettabile.
Il terreno su cui poggiano i nostri piedi è formato da vari strati. Lavinia si è quindi occupata di collezionare i materiali necessari e, insieme al fratello, ha riempito la bottiglia fino a circa 3/4 del volume, imitando la composizione del terreno.
Questi sono gli strati che costituiscono la nostra vermiera:
- Sassi e ciottoli per il fondo
- Terra (anche il compost andrà benissimo)
- Sabbia
- Ancora terra
- Ancora sabbia
- Ultimo strato di terra
- Foglie secche erba e fiori
È ora di sporcarsi le mani! La parte più divertente è andare alla ricerca degli ospiti, scavando nel terreno. Se usate una paletta, fatelo con gentilezza. Tra fango e fiori, Lavinia e Mr. Adri hanno collezionato 5 vermiciattoli, un paio erano davvero grandi, e i miei bambini erano estremamente soddisfatti di poterli presto osservare da vicino.
Abbiamo versato dell’acqua nella vermiera, per rendere il terreno soffice e finalmente abbiamo rilasciato i nuovi inquilini.
Lasciate ambientare i vermi per qualche ora.
Solo quando questi si sentiranno a loro agio, potrete osservarli muoversi all’interno della vermiera, spostandosi laboriosi tra i diversi strati.
Nell’attesa, ricoprite l’esterno della vermiera con un foglio d’alluminio, per proteggerla dai raggi solari. Ricoprite, infine, il collo della bottiglia con uno scampolo di stoffa o carta da forno che avrete precedentemente forato per permette una corretta areazione.
Potete tenere un diario dove annotare giorno dopo giorno le vostre osservazioni, fare dei colorati disegni correlati di descrizioni, proprio come farebbe un vero naturalista.
C’è un mondo da scoprire intorno a noi e sotto i nostri piedi ci sono meravigliose creature che non vedono l’ora di incontrare i nostri occhi e le nostre manine curiose, garbate e rispettose.
Buona ricerca e buon divertimento!