Ultima modifica 12 Ottobre 2017
Da pochi giorni Google ha lanciato (per ora solo in America) una nuova applicazione pensata solo ad esclusivamente per bambini in età prescolare: Youtube Kids.
Essendo mamma di una bimba che in quella età ci è dentro ancora per qualche mese e che è una fruitrice del web, non potevo rimanere indifferente alla notizia.
A casa nostra vige la regola che il tablet può essere usato tutti i giorni per un tempo limitato (un’ora max a seconda di quanto tempo ha passato davanti alla televisione) e la richiesta di utilizzo viene fatta non solo per giocare a giochi scaricati in precedenza, ma, soprattuto quando siamo fuori casa (ed esempio in vacanza), per vedere i cartoni animati.
Spesso però mi rendo conto che, al termine della visone del cartone che le abbiamo cercato, lei si trova a scegliere, a lato dello schermo, tra altri video non solo di cartoni animati, ma anche con altri contenuti che dovrebbero essere sempre per bambini.
Ecco mi soffermo per un attimo sul “dovrebbero”. Lei utilizza un tablet per adulti non uno pensato appositamente per bambini, quindi non c’è un parental control, o altre limitazioni impostate proprio perché essendo pensato per gli adulti certe funzioni non sono contemplate. Ed è proprio qui che potrebbero sorgere i primi problemi.
Io un occhio quando lei è connessa cerco di buttarlo sempre ma a volte capita che io non sia nella stessa stanza mentre lei usa il tablet e se al posto di un video pensato espressamente per i bambini ne aprisse uno con contenuti non proprio pre scolari?
Ecco questo è il problema e You Tube Kids, da quello che ho letto, nasce proprio con l’obiettivo di aiutare i genitori a far si che i contenuti ai quali i bambini vengono esposti siano solo ed esclusivamente per bambini.
Inoltre l’app è caratterizzata dalla presenza del parental control che permette al genitore d’impostare un tempo massimo di utilizzo al termine del quale l’app smette di funzionare, così come sono bandite le parolacce e se un bambino dovesse digitarne una, l’app è impostata per suggerirne un’altra e non riconoscere quella appena digitata.
Attualmente l’app è disponibile in America sia sulla piattaforma Android che iOS e non si sa ancora quando approderà in Europa.
Da mamma credo che quando farà il suo ingresso in Italia, nel giro di pochissimo otterrà un grande numero di download visto che i bambini tendono ad essere sempre più digitalizzati e da questo punto di vista il progresso non si ferma, ma continua a fare passi da gigante e i bambini ne sono sempre più attratti.
Laura Zampella